PMA: Procreazione Medicalmente Assistita
Prestazione per i dipendenti, erogata da SanArti in Autogestione
SanArti rimborsa le spese relative alla PMA, la Procreazione Medicalmente Assistita, nei limiti del massimale:
- alla Lavoratrice dipendente da 18 a 45 anni di età
- al Lavoratore dipendente che richiede la prestazione anche per la coniuge/convivente more uxorio che abbia da 18 a 45 anni di età.
Sono ammesse le spese sostenute per:
- i farmaci assunti per l’induzione della crescita follicolare multipla e i monitoraggi ecografici
- le prestazioni medico-chirurgiche riferite alla tecnica della PMA: prelievo degli ovociti e trasferimento degli embrioni o inseminazione intrauterina.
Sono rimborsabili i documenti di spesa:
- emessi in Italia; l’intero percorso deve essere svolto nel territorio italiano
- intestati all’Iscritta/o o alla coniuge/convivente more uxorio dell’Iscritta/o.
DOCUMENTAZIONE
La richiesta di rimborso deve essere presentata a ciclo concluso e deve contenere:
- piano terapeutico e prescrizione del medico curante per i farmaci attinenti alla PMA
- scontrini fiscali parlanti, ricevute e/o fatture con l’indicazione del farmaco acquistato e/o della prestazione sanitaria effettuata
- documentazione medica che attesti la conclusione del ciclo di PMA per esecuzione del trasferimento degli embrioni o dell’inseminazione intrauterina ovvero con l’indicazione della motivazione clinica che ha determinato l’annullamento del ciclo di PMA.
Se richiedi il rimborso delle spese sostenute dal coniuge/convivente more uxorio occorre inoltre:
- il suo Codice Fiscale
- lo stato di famiglia alla data di inizio del percorso della PMA
- il consenso al trattamento dei dati personali firmato dal coniuge/convivente.
Sono ammessi al rimborso gli scontrini fiscali parlanti, ricevute e/o fatture entro un anno dalla data della loro emissione, purché in quella data l'Iscritta/o sia in regolare copertura.
MASSIMALE
1.000 € per tentativo fino a un massimo di tre tentativi
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